Fotografare le persone
Le foto di persone si dividono in due categorie: i ritratti “in posa” e la fotografia spontanea. Entrambe le categorie possono essere realizzate al meglio seguendo alcuni semplici consigli.
Innanzitutto è sempre necessario tenere a mente gli elementi di composizione di base e la tecnica che meglio ci permettono di comunicare ciò che stiamo cercando di esprimere con il mezzo fotografico. E tuttavia, per qualcuno fotografare le persone si discosta completamente da tutto quello che abbiamo imparato nella composizione classica. Ma non è poi così vero, alcuni piccoli fattori incidono particolarmente nella riuscita anche di questo tipo di immagini.
12 suggerimenti per fotografare le persone con il miglior risultato.
- Valutate le ambientazioni
- Preservate la spontaneità
- Preparatevi e anticipate gli scatti, prevedete le interazioni
- Scatti “rubati”
- Le foto con il consenso del soggetto
- Ottenere la fiducia: La liberatoria
- Rispettate la diversità culturale
- Accorciate le distanze
- Ritratti ambientali
- Ritratti di gruppo
- Soggetti familiari
- Mani e altri dettagli
Valutate le ambientazioni
Quando si fotografano le persone, è importante tenere conto dell’ambiente circostante perché contribuisce a fornire una comprensione più approfondita del soggetto per chi osserva l’immagine. L’ambiente, che sia la casa o il luogo di lavoro di una persona, la strada che percorre o il luogo in cui si rilassa, offre informazioni preziose sulla vita delle persone. È essenziale trovare un equilibrio tra il soggetto e l’ambiente circostante nella fotografia. L’equilibrio tra questi due soggetti (perché l’ambientazione è essa stessa un altro soggetto) è molto importante e delicato. Si dovrebbero includere abbastanza elementi dell’ambiente per arricchire l’immagine, ma non così tanti da distrarre l’attenzione dal soggetto principale.
Preservate la spontaneità
Se volete fotografare persone mentre svolgono le loro attività, l’obiettivo è quello di non farli sentire sorvegliati o disturbati dalla vostra presenza. Potete ottenere questo risultato in vari modi: innanzitutto, cercate un posto dove sedersi o stare in piedi che vi permetta di avere una buona visuale della scena che vi ha attirato. Utilizzando un obiettivo lungo e mantenendovi a una certa distanza, avrete maggiori possibilità di comporre l’immagine e scattare prima che le persone vi notino. Quando vi vedono, sorridete e salutate per dimostrare gentilezza e rispetto. Siate discreti e non invadenti: aspettate che le persone smettano di prestare attenzione a voi, ma non diventate fastidiosi. Potete anche optare per la fotografia a distanza, posizionando la fotocamera con un obiettivo grandangolare puntato sul soggetto e premendo il pulsante di scatto a distanza quando è il momento giusto. Ricordate che il vostro obiettivo è quello di catturare un’immagine autentica e naturale, dove le persone siano al centro della scena senza sentirsi osservate o disturbate.
Preparatevi e anticipate gli scatti, prevedete le interazioni
Per riuscire a fotografare le persone in modo efficace, è importante conoscerle abbastanza bene da poter prevedere le loro azioni. Se attendete di vedere ciò che accade, probabilmente perderete l’opportunità di scattare una buona foto. L’osservazione attenta delle persone è quindi fondamentale. Inoltre, è importante tenere la macchina fotografica sempre pronta e impostata in anticipo se si sa che si dovrà scattare in una determinata situazione. Ciò permetterà di non perdere tempo con le impostazioni della fotocamera mentre si cerca di scattare la foto. Osservate le persone attraverso il mirino e cercate di percepire cosa sta per accadere, in modo da poter scattare la foto al momento giusto.
Una parte importante della fotografia di persone è la comprensione della natura umana e la consapevolezza di come le persone reagiscono in determinate situazioni. Ad esempio, quando qualcuno è seduto in un caffè, solitamente alzerà lo sguardo quando si avvicina il cameriere, mentre la folla si alzerà quando un battitore schiaccia una palla che sembra diretta verso i seggiolini. L’obiettivo è quindi pensare alla situazione che si sta fotografando e a come le persone si comporteranno in quel momento. In questo modo, ci si può preparare al momento in cui si scatta la foto, cogliendo l’attimo giusto.
Scatti “rubati”
Come sapete, è illegale in Italia pubblicare una fotografia di una persona riconoscibile, senza ottenere una liberatoria. Detto questo, la parola chiave è “riconoscibile”, e quindi nessuno ci vieta di fare fotografie a persone nella folla di cui non si vedranno i volti.
E tuttavia in molti casi i ritratti e le foto concordate sono più veritiere se prese alla sprovvista.
Scattate un paio di foto al soggetto prima della sessione formale se state facendo un ritratto formale con lui, come ad esempio quando si pettina o sistema l’abito.
Inoltre, notate le persone, la loro silhouette, i colori, gli atteggiamenti più o meno espressivi. Se state camminando per strada, notate l’anziano che si riposa alla fermata dell’autobus. Tenete sempre d’occhio ciò che vi comunica qualcosa.
Le foto con il consenso del soggetto
Le foto non invadenti cercano di catturare immagini “naturali” di persone che stanno semplicemente facendo le loro cose, ignare della macchina fotografica e del fotografo. In questo modo, si cerca di ottenere immagini il più possibile oggettive, anche se non esiste una fotografia completamente oggettiva fatta da un essere umano. D’altra parte, le foto con il consenso sono molto diverse. Queste vengono scattate quando il fotografo è attivamente impegnato con il soggetto e quest’ultimo è consapevole di essere fotografato. In questo tipo di fotografia, si registra la relazione tra il fotografo e il soggetto. Nelle foto spontanee consensuali, il rapporto tra fotografo e soggetto può essere evidente o sottile, ma l’immagine sembra più intima. In questo caso, si percepisce che il fotografo era vicino al soggetto e che la persona sapeva di essere fotografata.
Ottenere la fiducia: la liberatoria
Quando si parla di esseri umani, il segreto di una buona fotografia è sviluppare un’atmosfera di fiducia tra il fotografo e il soggetto.
Alcuni consigli per ottenere la fiducia e farsi approvare una liberatoria sono ad esempio di non entrare mai in una scena con la macchina fotografica già accesa; e pronta, ma piuttosto, avvicinare le persone con un atteggiamento alla mano, presentarsi e spiegare il proprio scopo. Ed anche evitare di spaventare le persone lasciando la macchina fotografica nella borsa, o impegnarsi in una conversazione dopo aver avviato il contatto, proprio come se non si avesse con sé una macchina fotografica.
Dal lato umano basta immaginare come ci si sentirebbe se qualcuno ci avvicinasse e ci chiedesse di fotografarci. La risposta del soggetto dipenderà da come ci si presenta.
Tuttavia non siamo più negli anni sessanta, ne’ siamo tutti foto-giornalisti, titolati a documentare la cronaca e spesso giustificati anche in assenza di consenso. Le liberatorie sono quindi documenti importanti che consentono di utilizzare fotografie di persone in modo legale e senza violare la loro privacy. Quando si tratta di fotografare le persone, è importante ottenere la sua autorizzazione per utilizzarla in futuro, specialmente se si intende pubblicarla o utilizzarla a fini commerciali.
Una liberatoria è un accordo scritto tra il fotografo e la persona che appare nella fotografia, in cui quest’ultima acconsente all’uso della sua immagine. Questo documento include solitamente informazioni sulla finalità per cui verrà utilizzata la fotografia, il periodo di utilizzo e la compensazione economica (quando prevista).
Le liberatorie sono particolarmente importanti quando si scattano fotografie a minori o a persone riconoscibili, come celebrità o politici. In questi casi, è necessario ottenere un’autorizzazione scritta da parte della persona o dei genitori (nel caso dei minori) per evitare di incorrere in sanzioni legali.
In generale, è sempre una buona pratica ottenere una liberatoria per qualsiasi fotografia che si intenda utilizzare in modo pubblico o commerciale. Ciò non solo protegge il fotografo da eventuali controversie legali, ma anche rispetta la privacy e la dignità delle persone che appaiono nelle fotografie.
A questo link trovate un sito con vari facsimile https://www.moduli.it/fac-simile-liberatoria-pubblicazione-immagini-5776
Rispettate la diversità culturale
Fare più ricerche possibili prima del viaggio è una delle chiavi del successo quando si cerca di catturare immagini di culture diverse dalla propria.
Chiedete consiglio a chi ha già vissuto questa esperienza.
Identificate gli eventuali tabù associati alla fotografia e quali sono.
Essere consapevoli delle norme locali e delle molte reazioni che le persone possono avere nei confronti vostri e della vostra macchina fotografica è un’altra abilità essenziale per il successo.
Per essere almeno in grado di dare il benvenuto e chiedere se potete fotografarli, imparate alcune frasi di base nella lingua locale.
Alcune persone hanno obiezioni religiose nei confronti degli altri. Alcuni pensano che stiamo fingendo di essere loro amici per mettere in luce la loro povertà o qualche altro aspetto negativo della loro cultura o della loro esistenza.
Naturalmente hanno ragione ad essere diffidenti. In fondo ormai è noto che noi fotografi spesso prendiamo e traiamo profitto, senza un occhio gentile e onesto e senza preoccuparci di come si sente l’osservato. Bisogna approcciarsi con rispetto e pazienza. E se viene richiesto un pagamento, in fondo si tratta di una giusta pretesa: se non è gradita basta non fotografare la persona.
Accorciate le distanze
Uno degli errori più comuni che si commettono è quello di non essere sufficientemente vicini ai soggetti, il che può causare la perdita di dettagli importanti e un impatto limitato dell’immagine. Inoltre, quando il soggetto appare troppo piccolo, questo può far perdere il senso e la rilevanza dell’immagine. Gli spettatori possono distinguere quando la piccola dimensione del soggetto è dovuta a una scelta artistica o a una mancanza di coraggio del fotografo nell’avvicinarsi al soggetto.
Fotografare le persone non è per tutti, è un atto di socialità e di coraggio: non abbiate paura di avvicinarvi ai soggetti. Se lo fate con rispetto e in modo adeguato, la maggior parte delle volte saranno felici di collaborare. Sta a voi fare il primo passo e convincerli a posare. Interagite con loro, scherzate e spiegate loro il motivo per cui desiderate fare la foto. Iniziate a fare pratica con amici o parenti, in modo da acquisire confidenza; le persone riescono a percepire quando il fotografo non si sente a proprio agio.
Ritratti ambientali
I ritratti si concentrano sugli individui. Le persone e le cose che fanno nella loro vita sono i soggetti dei rituali ambientali. Si considerano il tipo di casa di una persona e il modo in cui è arredata, il tipo di lavoro che svolge e il luogo in cui lo fa, l’ambiente che sceglie e le cose che la circondano.
L’obiettivo dei ritratti ambientali è trasmettere l’essenza di una persona fondendo la ritrattistica con la consapevolezza dello spazio intorno.
Ritratti di gruppo
I ritratti di gruppo sono impegnativi da realizzare e quanto più grande è il gruppo, tanto più è difficile farlo. La difficoltà di fotografare una singola persona aumenta drasticamente con un gruppo, specie se ci si aspetta che tutti siano in posa.
Ancora una volta il consiglio è: immaginate, prevedete, siate pazienti e diplomatici.
Soggetti familiari
Anche chi è dedito alla fotografia d’arte ha album colmi di parenti e ricorrenze e tiene traccia sia di eventi significativi che di momenti fugaci della vita familiare. Non esistono soggetti migliori per il nostro esercizio e soprattutto non avremo mai soggetti più pazienti con il fotografo.
Mani e altri dettagli
I dettagli del corpo umano sono ottimi soggetti fotografici, sia come espressione di idee o emozioni, sia come scatti grafici, sia come modo per dire qualcosa su un individuo. Ogni volta che avete modo di fotografare le persone, cercate di pensare a dettagli del suo corpo o del suo abbigliamento che possano trasmettere il vostro messaggio in modo indiretto.
Riflettete se potreste utilizzare uno di questi particolari del corpo per affermare astrattamente ciò che volete far emergere del soggetto.
Sia che vogliate utilizzare i dettagli e l’astrazione per comunicare qualcosa su una persona o sulla bellezza del corpo umano, la chiave è usare gli occhi e l’immaginazione.
Per catturare le complessità del corpo umano è necessario lavorare a stretto contatto con le persone e comunicare cosa si vuole che loro facciano, movimenti, sguardi, cambio di posa o atteggiamento.